TRAMJAZZ // ROMA SULLE NOTE DI ENNIO MORRICONE

di Silvia Arduino


Porta Maggiore, ore 20:50, vediamo arrivare sulle rotaie ed accostarsi alla banchina un meraviglioso tram d’epoca, rosso fiammante, al posto del numero della linea reca la scritta Tram Jazz. È una vettura Stanga, del 1947, che fa parte della collezione storica dell’Atac, completamente restaurata, che inizia a trasportarci subito in un’atmosfera inusuale, in mondo antico e dimenticato.

Ci accomodiamo sopra i sedili in legno, davanti a noi la tavola ben apparecchiata, tutto ci racconta di tempi lontani, sembra quasi di trovarsi in una macchina del tempo, una versione urbana dell’Orient Express raccontato da Agatha Christie. I calici vengono presto riempiti con un ottimo prosecco che ci viene presentato dal maitre e che, come tutti i vini che verranno serviti durante la serata, proviene da una selezione di cantine del Lazio, apprezzabilissima scelta, che rispetta totalmente l’etica del km 0.
Sul tavolo è elegantemente adagiato il menù della cena su cui capeggia il titolo di questo evento speciale: Metti una sera a cena.
Nella piattaforma mobile che unisce le due carrozze del tram arrivano Simone Alessandrini e Natalino Marchetti che iniziano a far entrare il pubblico nel mood della serata, raccontandoci che assisteremo ad un concerto dal vivo nel quale i due suoneranno per noi, rispettivamente, sax e fisarmonica. Verranno eseguiti i brani del maestro Ennio Morricone, scelti dal duo di musicisti dal repertorio di composizioni di colonne sonore per il cinema.

Il tram si stacca dalla banchina alle 21:00 in punto e iniziamo questo viaggio insolito, soprattutto per chi vive a Roma, a bordo di un mezzo che molti di noi sono abituati a usare quotidianamente e che adesso, invece, ci sembra totalmente fuori dal suo contesto della nostra routine metropolitana. Ci spostiamo lentamente, mentre i bravissimi camerieri iniziano a servire la cena.
Seguendo il percorso dei binari, attraversiamo prima il quartiere colorato e pieno di vita notturna di San Lorenzo, scivoliamo lungo viale Regina Margherita e le sue case signorili di inizio secolo, costeggiamo Villa Borghese, passando attraverso la maestosa bellezza di questa città che possiamo osservare con una calma surreale, che troppo poco spesso noi romani ci concediamo.

Il tram raggiunge Valle Giulia, dove effettua la sua prima “fermata”. Le virgolette sono obbligatorie, perchè nessuno scende dalla vettura come ci si aspetterebbe, ma sulla piattaforma centrale inizia lo spettacolo dal vivo pronto a deliziare le nostre orecchie. Il duo, con questo ensamble di strumenti, inizia un racconto musicale con un linguaggio raffinatissimo ed estremamente godibile anche dai profani di Ennio Morricone, scegliendo brani tratti da La leggenda del pianista sull’oceano e C’era una volta in America. L’energia dell’interpretazione è grandiosa e il pubblico è completamente rapito tanto dalle note quanto dall’atmosfera e dal contesto in cui risuonano. Il legno della carrozza, la Galleria di Arte Moderna che si staglia fuori dai grandi finestrini, che illuminata di notte pare ancor più monumentale alla vista, fanno da sfondo a dei brani che tutti conosciamo molto bene e che sono magistralmente riletti in chiave jazz da questi eccezionali interpreti.

Il tram riparte, ricomincia la sua calma e placida camminata a senso inverso, fino a superare Porta Maggiore, per percorrere poi tutta via Labicana e giungere, per la meraviglia di turisti e non solo, davanti al simbolo di Roma universamente riconosciuto in tutto il mondo: il Colosseo.

La seconda fermata viene effettuata proprio qui, sulla salita che costeggia il parco del Celio, dove, da un eccezionale punto di osservazione, viene consentito ai viaggiatori di scendere per una pausa fotografica molto gradita da tutti. Si risale quindi in carrozza per la parte finale del concerto, con la vista sull’antico anfiteatro romano, colto nella sua luminosità notturna.
Tra i vari brani eseguiti non può mancare il tema di Metti una sera a cena, che dà il nome a questa esperienza, mentre i camerieri servono le ultime portate del pasto e con gran cura si assicurano che i nostri bicchieri siano sempre pieni. Ascoltiamo le note affollare le carrozze del tram con brio, il tram riparte per ricondurci a Porta Maggiore, incrociando il Circo Massimo e la Piramide Cestia, e, per rendere più dolce il finale, ci viene servita una squisita fetta di torta al cioccolato e frutti di bosco.

Portiamo via con noi la sensazione di aver vissuto un’esperienza unica che esula dall’ordinario, che chiunque visita Roma dovrebbe provare, mentre chi vive quotidianamente la città non dovrebbe lasciarsi sfuggire l’opportunità di un cambio di prospettiva così interessante e stimolante.

Ecco il video dell’interpretazione del tema di Metti una sera a cena:

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