GUIDO VANZETTI: IL FUTURO È IERI // VIAGGIO NELLA STORIA DELLA COMUNICAZIONE VISIVA ALL’ISFCI DI ROMA

I meno esperti forse non sanno che tra i pionieri della computer grafica c’è stato un italiano, fotografo eclettico che ha contribuito a cambiare il linguaggio visivo andando ben oltre la pellicola: Guido Vanzetti: il futuro è ieri, questo il titolo della mostra nata dall’attenzione della moglie e compagna di lavoro di Vanzetti, Ornella Folinea Vanzetti che, di fronte alla cura e conservazione di uno straordinario archivio di immagini, ha desiderato celebrare il percorso creativo di un grande visionario.

La mostra verrà ospitata per la prima volta in Italia dall’Istituto Superiore di Fotografia – ISFCI di Roma dal 18 gennaio al 29 febbraio 2020, contesto accademico che si distingue nel panorama romano e italiano, portando sempre un pensiero di avanguardia e ricerca, sia attraverso il programma formativo che con la programmazione espositiva. L’ingresso è gratuito e la mostra è organizzata da ISFCI in collaborazione con l’associazione culturale spazio_duale, con il patrocinio della Regione Lazio e ospiterà oltre 50 fotografie originali, poster e copertine, videoinstallazioni dedicate ai suoi lavori in computer grafica, fino al Silicon Graphic IRIS 1000, il computer utilizzato da Vanzetti per le sue animazioni grafiche.

La prima personale, dedicata a Guido Vanzetti (1938 – 1994) a venticinque anni dalla sua scomparsa, spalanca l’archivio di un artista che, come dicevano, ha fatto la storia della comunicazione visiva in Italia: innovatore nella fotografia di moda anni 60 (celebri sono i suoi ritratti della prima modella afroamericana in Italia), maestro abilissimo nelle diverse tecniche grafiche utilizzate per manifesti pubblicitari, poster e copertine nel mondo della musica – quando la grafica era un lavoro di precisione tecnica oltre che creativa e i livelli di photoshop erano superfici reali da sovrapporre con sapienza -, sperimentatore spintosi fino ai prodromi dell’animazione in computer grafica, che tra le molte cose ha anche collaborato al perfezionamento della prima tavoletta grafica.

L’aspetto più sperimentale delle arti di Vanzetti viene raccontata nella mostra con un focus sul lavoro svolto per la Rank Xerox: era la metà degli anni ’70 quando organizzò una gigantesca multivisione presso il Museo della Scienza di Milano.

La mostra è allestita in due sale dell’ISFCI con sede nel palazzo dell’ex Pastificio Cerere, nel cuore del quartiere di San Lorenzo di Roma: un’ala dell’esposizione è dedicata al Vanzetti fotografo, con stampe originali di fotografie di moda, videoproiezioni e un visore luminoso con alcune diapositive originali. Inoltre sono presenti fotografie in bianco e nero di tante star italiane, da Patty Pravo a Luigi Tenco, da Ornella Vanoni a Paola Pitagora, fino a Raffaella Carrà, tutte risalenti agli anni Sessanta.

Nella seconda sala si possono scoprire le creazioni di grafica e video grafica con la proiezione di Pixnocchio, il primo esperimento di video-animazione italiano realizzato in computer grafica: il video – realizzato nel 1982 registrando su pellicola 16mm le singole immagini visibili sul monitor – racconta la storia di un burattino elettronico ed è il primo cartone animato tridimensionale realizzato in Italia completamente al computer. Un lavoro grafico incredibile se consideriamo che ogni immagine impiegava 5 minuti per essere creata e per comporre un solo secondo di video servivano 12 immagini. La durata totale del film è di 3 minuti e 30 secondi per un totale di 2520 singoli fotogrammi e 210 ore necessarie al calcolo del computer.

La mostra è a cura di Riccardo Abbondanza, Anna Macaluso, Jacopo Tofani e Ornella Vanzetti e sviluppa così un percorso nelle arti grafiche del XX secolo in Italia attraverso la riscoperta di tutta la meraviglia del lavoro di Guido Vanzetti.

A seguire la Gallery dell’allestimento della mostra, fotografie di Fabiana Calvo / IL MURO.

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