FRANZ ROSATI // DISTANZIA // ROMAEUROPA

5 novembre 2022
Franz Rosati  Distantia
ore 21
Mattatoio Testaccio
Teatro 1
Romaeuropa

Anche quest’anno si rinnova l’interesse di Romaeuropa verso l’universo digitale, con il ciclo Digital Live, incontri ed eventi che si sviluppano dentro l’estetica del computer che si afferma sempre più come forma estetica dell’inconscio e del corpo e come punto di vista a metà strada tra il privato e il collettivo, sguardo sulle dinamiche sociali e comunitarie e sulle rappresentazioni del mondo. 
È in questa branca rappresentativa che si inserisce il progetto audiovisivo Distantia di Franz Rosati: un flusso di immagini cartografiche che scompaginano la visione satellitare di Google Earth per creare un impatto estetico basato su cromatismi intensi e sgargianti, campiture di colori che rimandano ai layer delle mappe tecniche e tematiche usate nel campo dell’urbanistica.

Il tentativo ipertecnologico di guardarsi dall’esterno attraverso l’occhio satellitare, nello sforzo di garantire il superamento del limite fisiologico e cognitivo umano, viene messo in crisi dal procedimento di Franz Rosati che nella creatività digitale frammenta e ricostruisce i rilievi di un pianeta che non esiste, fatto di mari, catene montuose, territori e fiumi che possono essere conosciuti solo come immagini: un luogo assoluto che è pura esperienza estetica, una cartografia del fantastico generata a partire dagli strumenti che servono a dare un accesso totale alla realtà e finiscono per sfondare nella distanza dell’iperreale.

Davanti ad uno schermo diviso in due, poi diviso ancora per accogliere sei finestre di proiezione, l’artista, sagoma contro la luce, ha manipolato dal vivo suoni e immagini come fosse in una cabina di controllo, creando uno spettacolo multimediale catching e immersivo in cui le sonorità sperimentali ed elettroniche, generate a partire da algoritmi di machine learning, erano un tutt’uno con le immagini in una sorta di gabinetto delle meraviglie 2.0 che assorbiva completamente lo spettatore.

A chiusura dell’evento, Franz Rosati ha scelto di omaggiare Salvatori Iaconesi, proiettando una citazione dell’artista e teorico che ben inquadra il valore etico della ricerca estetica digitale nella società post-mediale contemporanea e le sue criticità: “Gli esseri umani, nella condizione iperconnessa del nostro mondo globalizzato sono costantemente esposti a forme di complessità inumana, che si manifesta attraverso la mediazione computazionale di enormi quantità e qualità di dati. Però nessuno delle dozzine di sensi, interni ed esterni, di cui sono dotati i nostri corpi, hanno alcuna sensibilità a queste quantità e qualità di dati, tantomeno alla computazione. Ci troviamo nella condizione sistematica di non poter avere esperienza del mondo, e di non riuscire a trarne senso. Il cambiamento climatico, le migrazioni, la salute delle persone, i mercati e gli altri fenomeni che derivano direttamente dalle caratteristiche del mondo iperconnesso e globalizzato dipendono da miliardi di variabili e parametri interdipendenti, dai dati e dalla computazione”.

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