LE CITTA’ DI NOTTE

di Pietro Pdr Spinelli

6km in bici.
Con la musica giusta puoi andare ovunque con qualunque mezzo e temperatura. Adoro affrontare le città di notte, quando si mettono il pigiama e mettono a freno la loro produttività. Diventano più oneste e fanno meno paura. C’è un sacco di roba in più da vedere, che di giorno è nascosta dalla luce. Poi, non so perchè ma a pedalare di notte si dura la metà della fatica. A leggere e scrivere di notte si dura la metà della fatica. A suonare non si fatica più, la notte. Il tempo si dilata talmente tanto che finalmente pensi “oh, che cazzo, ora non devo scrivere a nessuno, non devo aspettarmi nessuna chiamata, non devo aggiornare continuamente i vari feed sui social“.
E ogni sera pensi: “Domani tengo tutto spento tutto il giorno e lo vivo come se fosse la notte
Eppure non ce la fai, boh. C’è un’irrefrenabile voglia di vita, di attività, di toccare tutto senza poi riuscire a prendere niente, in un affanno continuo.
Eppure anche il mattino mi piace. Vuoi mettere? Svegliarsi presto, l’aria fresca, percepire il mondo che tira il primo sospiro, tutti insieme, si mettono i pantaloni e via, gas, inizia a scaldare il motore. È fantastico assistere ogni mattina a un nuovo inizio e se ti alzi alle 11, ciao, hai già perso l’inizio del film. Ma se vai a letto presto non sei abbastanza curioso da voler vedere tutti i titoli di coda e scoprire chi ha fatto le musiche e quanti cognomi italiani ci sono in un film americano.
Quindi?
Quindi tocca dormire un po’ meno, anche se dormire è bello forte eh, alla fine ci s’addormenta anche al cinema e ci si dorme anche parecchio bene. O nei teatri. Però sai bene che son soldi buttati via, mh. Metterò una sveglia in più.
Ma torniamo alle città. Le avete mai viste di notte? Piazza dei Miracoli alle 3 di mattino, il duomo di Firenze mentre albeggia, la porta di Brandeburgo a Berlino a -10, il mare..
Non ho mai capito se sono in pigiama o se sono vestiti da sera, ma sono di un’eleganza delicata e unica, in una bolla di silenzio.
Mi sono goduto un viaggio in bici, niente di più, con Philipp Glass e altri compagni, poi domani mi informo anche su come è andata al Festival di Sanremo.
Il mattino ha l’oro in bocca, ma la notte ha i diamanti sul seno.
Buonanotte.

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