BLACK SAILS

di Vera Viselli

Black Sails
Jon Steinberg
  Robert Levine, Usa 2014- 2016

Che i pirati siano una miniera d’oro lo avevamo appurato grazie ai Caraibi di Jack Sparrow. Black Sails, la serie creata da Jon Steinberg e Robert Levine in onda su Starz da due anni (ed arrivata alla sua terza stagione) decide di darci – e di dirci – qualcosa di più: i bucanieri del romanzo di Stevenson non sono qui solo violenza ed azione, ma anche e soprattutto leader strategici e politici, così come l’isola del tesoro si trasforma in un’altra isola, Nassau, dove i tesori conquistati dalle ciurme vi vengono portati non per essere sepolti ma per essere smerciati ed amministrati da una donna. Ecco una delle più importanti novità introdotte dalla serie: le donne non sono soltanto dei divertissement per i pirati, ma sono protagoniste tanto quanto i loro ‘colleghi’ maschili, governando l’isola, amministrando gli affari, decidendo sulle missioni da compiere e tentando di mantenere un certo ordine e rispetto tra i vari capitani. Uno su tutti, il famoso Flint (interpretato da un eccellente Toby Stephen), più stratega, malinconico e riflessivo rispetto a quello di cui leggevamo nell’isola stevensoniana. Ed, inaspettatamente, omosessuale. Perché un altro grande merito della serie è, attraverso l’uso di personaggi già noti, quello di attualizzare la riflessione su concetti come politica e sessualità, immergendoli in un contesto che si potrebbe immaginare selvaggio e privo di qualsivoglia regola, ma che invece risulta essere tremendamente simile al nostro.

Black Sails è andato in onda in prima visione assoluta per l’Italia su AXN (canale Sky 122).

www.starz.com/originals/blacksails/

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