OLTREMARE. BLUE, DEREK JARMAN

di Valeria Martella

Parlare di Blue è come maneggiare una fragilissima forma di cristallo. Si potrebbe ipoteticamente descriverne la superficie, che definiremmo blu e monocroma, ma non riusciremmo a dire con certezza cosa ci sia all’interno e, ovviamente, non oseremmo distruggerla per mera curiosità. Si prosegue dunque per ipotesi. OLTREMARE. BLUE, DEREK JARMAN

CARLOS D’ERCOLE, VITA SCONNESSA DI ENZO CUCCHI

Quodlibet, Macerata, 2014.

Un’analisi lucida e puntuale dell’opera di un artista comporta un rischio, quello di prescindere, paradossalmente, la sostanza che si cela al di là di un gesto pittorico, di un segno. È necessario compiere un passo ulteriore, valicare la disamina formale e spingersi nell’indagine di ciò che è nient’altro che umano. Una tale pratica deve essere distinta dal resoconto di gesta rocambolesche, di vite al limite; si tratta piuttosto di operare una riflessione profonda e critica sul pensiero dell’artista, sulla personale concezione di vita e dunque sulle ragioni del fare artistico. D’altro canto, cedendo all’eccesso opposto, si rischia di produrre una sterile impalcatura biografica, anch’essa pericolosa. CARLOS D’ERCOLE, VITA SCONNESSA DI ENZO CUCCHI